Incentivi: 400 euro a ettaro per agricoltori che convertono aree in prato per favorire nidificazione delle rondini

28 feb. – Cinque anni di prati stabili per favorire il ritorno delle rondini. Lo prevede un bando, in scadenza il prossimo 30 marzo, pubblicato sul sito www.parcoaddasud.it, nell’ambito del progetto sulla rondine avviato nel 2010 e coordinato dall’Università di Milano, in collaborazione con l’Università Bicocca, la Lipu-BirdLife Italia e il Parco Adda Sud, con il contributo della Fondazione Cariplo.

Il bando prevede un incentivo economico pari a 400 euro a ettaro a favore di quegli agricoltori che operano nel territorio del Parco regionale Adda Sud e che intendano convertire aree a seminativo in prato stabile, vincolandole per un periodo minimo di cinque anni. Un ‘bonus’ aggiuntivo verrà poi assegnato a quelle aziende che già possiedono, al proprio interno, prati nei quali la rondine va abitualmente a caccia di insetti. Scopo del bando è di aumentare, all’interno del Parco, le superfici a prato la cui presenza, vicino alle aree di nidificazione della rondine, aumenta la disponibilità di insetti utili per l’alimentazione dei pulcini.

L’accrescimento di queste aree verdi può in parte compensare anche la riduzione degli allevamenti (soprattutto di bovini), che fino a un passato recente assicuravano la disponibilità di insetti alle rondini. Oltre ai prati e all’allevamento, la presenza di manufatti rurali (fienili e stalle aperti) favorisce il ritorno e la nidificazione di questa e di altre specie di uccelli.

“Ci auguriamo che il bando possa riscuotere un grande successo -sostiene Claudio Celada, direttore conservazione Natura Lipu- Il ruolo degli agricoltori per la tutela della biodiversità è fondamentale e il territorio del Parco Adda Sud, siamo certi, potrà continuare a offrire alla rondine un ambiente idoneo per la nidificazione”. (Adnkronos)