ROMA 25 Feb – È vero che molte aziende italiane si sono rassegnate a tenere nel libro paga (o payroll) i fannulloni, temendo il reintegro coatto dei medesimi (vedi recente caso Fiat-Melfi). Quindi le statistiche del contenzioso aziendale non mostrerebbero la reale situazione.
In sostanza, ci sarebbeo molti licenziamenti potenziali che restano “in pectore” per manifesta inferiorità del licenziatore.
Trattasi di un pessimo esempio nei confronti di coloro che fannulloni non sono per dignità personale; ma, soprattutto, degli aspiranti fannulloni, che trovano così la scusa per transitare verso quel “nobile” ruolo, super protetto dai sindacati e dai magistrati del lavoro.
Una storia lunga quarantadue anni ha condizionato e condiziona le relazioni industriali di un Paese che ha perduto ogni spinta competitiva, salvo rare ed encomiabili eccezioni, verso la concorrenza globale.
Il “convitato di pietra” è là e troneggia, con la sua pesantissima e ingombrante presenza, nel giardino della vigliaccheria italiana.
Non c’è bisogno di dare un nome e un numero al “convitato di pietra”, sappiamo tutti chi è.
guglielmo donnini