Roma, 24 feb. – Stop ai respingimenti dei migranti e alle espulsioni collettive. La Corte europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato l’Italia per i respingimenti dei migranti verso la Libia del 2009. I giudici di Strasburgo hanno deciso che il governo italiano dovra’ pagare 15mila euro a testa, piu’ le spese legali, a un gruppo di 24 profughi africani, come risarcimento per i danni subiti. Due dei migranti che si erano rivolti ai giudici di Strasburgo nel frattempo, pero’, sono morti. La sentenza “ci fara’ ripensare la nostra politica nei confronti dell’immigrazione”, ha commentato a caldo il ministro della Cooperazione e Sviluppo, Andrea Riccardi. “Siamo molto attenti”, ha aggiunto, “alle dimensioni europee e quindi riceveremo la sentenza con molta attenzione. L’Italia vuole combattere l’immigrazione clandestina e promuovere un’immigrazione legale, per l’integrazione degli immigrati”. “Un’altra incomprensibile picconata del buonismo peloso contro il sistema di sicurezza e di protezione contro l’immigrazione clandestina che avevo attuato”. Lo scrive Roberto maroni sulla sua pagina facebook a proposito della condanna arrivata dalla Corte di Strasburgo all’Italia per i respingimenti di immigrati verso la Libia. “E’ una sentenza politica – aggiunge l’esponente del Carroccio – di una Corte politicizzata. Rifarei esattamente quello che ho fatto: impedire ai barconi di clandestini di partire dalla Libia, salvare molte vite umane e garantire maggiore sicurezza ai cittadini”. “La sentenza con cui la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l’Italia per i respingimenti in Libia e’ una sentenza di civilta’. Come abbiamo purtroppo avuto moto di denunciare all’epoca dei fatti, la violazione dei diritti e della dignita’ dei migranti nei respingimenti collettivi era palese e indegna del nostro Paese”. Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato. “Al contrario di quanto dicono autorevoli esponenti del Pdl – prosegue Anna Finocchiaro – la sentenza della Corte Ue per i diritti umani e’ tutt’altro che astratta e generica.
L’Italia e’ stata condannata per aver effettuato respingimenti collettivi per giunta verso un paese come la Libia, in cui i migranti avrebbero rischiato tortura e uccisioni e per non aver offerto agli immigrati la possibilita’ di fare ricorso. Credo che questo provvedimento possa costituire un’occasione per l’Italia per rivedere politiche sbagliate e inumane in materia di immigrazione, che durante il governo Berlusconi sono state oggetto di scontro violento tra l’allora maggioranza, costituita da Pdl e Lega e l’allora opposizione, costituita dal Pd e da altre forze politiche. Ora – conclude Anna Finocchiaro – ci sono le condizioni per un ripensamento delle politiche sull’immigrazione, come oggi ha sottolineato il ministro Riccardi, a partire dalla revisione del reato di immigrazione clandestina che noi da sempre riteniamo un grosso errore”.
One thought on “Immigrati: Maroni, “buonismo peloso””
Comments are closed.
invece la chiusura delle frontiere agli immigrati , effettuata dai francesi era regolare , vero?