23 FEB – Un anno dopo la rivolta, le forze di sicurezza egiziane continuano a uccidere manifestanti con le stesse tattiche brutali usate negli ultimi giorni di potere di Hosni Mubarak.
Lo ha denunciato Amnesty International, analizzando il modo in cui la polizia antisommossa ha agito nel corso di recenti proteste al Cairo e a Suez. ”La promessa di riformare le forze di sicurezza continua a suonare vuota di fronte all’uccisione di oltre 100 manifestanti negli ultimi cinque mesi”, conclude Amnesty. ansa
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