Raddoppiera’ durata dei permessi da rilasciare, tagliando a meta’ i costi per l’immigrato

22 FEB – In arrivo gli attesi ‘sconti’ per gli stranieri alle prese con la tassa di soggiorno, il contributo (da 80 a 200 euro) dovuto per il rilascio del documento dopo l’entrata in vigore del decreto Maroni-Tremonti lo scorso 30 gennaio. In settimana un provvedimento raddoppiera’ la durata dei permessi da rilasciare, permettendo cosi’ di tagliare della meta’ i costi per l’immigrato. Puntera’ inoltre all’informatizzazione delle domande, snellendo le procedure e l’iter burocratico.

I ministri dell’Interno, Annamaria Cancellieri e dell’Integrazione, Andrea Riccardi, all’inizio dell’anno avevano promesso un intervento per correggere la tassa, particolarmente pesante in un periodo di crisi economica. Si e’ poi deciso per un provvedimento piu’ organico, che non interviene soltanto sull’aspetto economico ma sull’intera procedura di richiesta di permessi di soggiorno e cittadinanza. Cancellieri l’ha chiamata ”rivoluzione”. Gli uffici dei due ministeri si sono messi al lavoro ed il decreto e’ in dirittura d’arrivo, anche ci sono da limare dettagli.

Previsto un allungamento, fino al raddoppio, della durata dei permessi con un corrispondente risparmio per i richiedenti. Ad esempio, il contributo e’ fissato in 80 euro per i permessi di durata compresa tra tre mesi e un anno. Raddoppiando la durata di validita’ dei documenti (che diventa da sei mesi a due anni), lo straniero risparmia la meta’ dell’importo dovuto. Lo stesso vale per i 100 euro pagati da chi chiede il permesso di durata compresa tra uno e due anni.

Accanto all’aspetto economico, i tecnici dei ministeri di Interno ed Integrazione si sono impegnati a spingere sull’informatizzazione delle procedure dei permessi di soggiorno e delle domande di cittadinanza per renderle piu’ celeri e meno burocratiche, con risparmio anche per l’amministrazione dello Stato oltre che per l’immigrato. Si e’ anche valutata l’ipotesi di tagliare altri costi del documento, come ad esempio i 30 euro dovuti per il servizio di Poste Italiane. Ma poi la cosa non e’ stata ritenuta fattibile. Riccardi ha parlato di ”soluzione equilibrata.

Con il ministro Cancellieri siamo d’accordo per eliminare tutte quelle norme vessatorie, quei ritardi inspiegabili, quelle lentezze burocratiche che rendono umiliante per gli stranieri la richiesta di permessi, certificati, documenti”. Soddisfazione e’ stata espressa da Livia Turco (Pd). ”Le indiscrezioni sul decreto che il governo sta predisponendo per correggere l’insopportabile tassa sugli immigrati – ha spiegato – ci confermano che, archiviata l’era della Lega al Governo, il Paese torna a ragionare con serieta’ e senza paure, perche’ anche gli interventi sull’immigrazione sono necessari per la crescita del Paese”. Per Filippo Miraglia dell’Arci, ”il raddoppio della durata dei permessi di soggiorno e’ cosa buona e giusta ma non giustifica la tassa di soggiorno, che continua a essere discriminatoria”. (ANSA)