22 feb – Malgrado gli importanti risultati conseguiti nell’ambito della violenza negli stadi ”la repressione rappresenta solo l’ultimo atto” mentre occorrono nuovi stadi di calcio in grado di far svolgere in tutta tranquillita’ questi ”momenti di festa collettiva”.
E’ quanto affermato stamane dal ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, che ha preso la parola nel corso del convegno: ”La sicurezza negli stadi” organizzato a Roma dall’associazione nazionale funzionari di Polizia e dal quale hanno preso parte, tra gli altri, il capo della Polizia, Antonio Manganelli, e il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete.
La Cancellieri ha quindi affermato che il Viminale fara’ ”la propria parte” in tema di nuovi stadi.
Ricordando i drammatici fatti di Catania che portarono, nel 2007, alla morte dell’ispettore Raciti, ha detto la Cancellieri, si sono fatti ”passi da gigante” per quello che puo’ considerarsi ”l’anno zero” nell’impegno contro la violenza negli stadi. ”Adesso – ha aggiunto il responsabile del Viminale – inizia la seconda fase anche perche’ e’ cambiato il mondo.
Occorre un salto di qualita’ augurandoci che arrivino finalmente stadi nuovi con vie di esodo ampie. Oggi troppe strutture sono posizionate nei centri citta’ e, quindi, non sono ben gestibili anche dal punto di vista della sicurezza e dell’ordine pubblico. Ben venga, quindi, una legge sugli stadi”. asca