Patrizia Giarratana, direttrice della divisione per l’internazionalizzazione degli scambi del ministero dello Sviluppo Economico, ha dichiarato all’ansa: “Il ministero sta lavorando all’ambizioso progetto della certificazione halal, uno strumento che consente la coniugazione dell’eccellenza italiana con la garanzia di una produzione rispettosa delle regole islamiche, con una notevole potenzialita’ di apertura verso mercati legati a precisi dettami religiosi.
Halal Italia, l’unico ente italiano di certificazione volontaria per i prodotti alimentari – ma non solo – in conformita’ alle norme islamiche di leicita’, nato per iniziativa della Co.re.is (comunita’ religiosa islamica italiana), ha da poco ottenuto il riconoscimento da parte delle autorita’ emiratine con l’iscrizione nell’apposito albo. Un riconoscimento che, in vigore a breve, aprira’ all’intero mercato dell’area del Golfo. “E’ un risulato estremamente significativo considereando che nel 2010 le importazioni hahal nella regione hanno raggiunto i 50 miliardi di dollari,” ha sottolineato l’amministratore delegato di Halal Italia, Hamid Roberto Di Stefano.