Le scelte disastrose di Monti, un micidiale dissanguamento degli italiani.

ROMA 21 Feb – Lo ha detto E.Luttwak nell’articolo “Onore alla furbizia” pubblicato su QN dell’11 febbraio scorso [….] Fu proprio l’attuale capo del governo italiano a sottoscrivere, il 9 dicembre 2011, l’accordo di dura disciplina fiscale. L’accordo che — una volta ratificato — diventerà il ‘Treaty on Stability, Coordination and Governance in the Economic and Monetary Union’.
Questo trattato comprende due previsioni molto ragionevoli e perfino sagge in
astratto, ma disastrose nella realtà italiana odierna: conti in pareggio in luogo dei deficit del passato e il riassorbimento dell’enorme debito publico al ritmo del 4 per cento all’anno. Si tratta dunque di trovare altri 76 miliardi di euro nel primo anno, da aggiungere ad oltre 80 miliardi di interessi ammesso che i tassi migliorino ancora. Ma estrarre più di 150 miliardi da un’economia di circa 1,500 miliardi equivale a un micidiale dissanguamento.
A questo punto la domanda: perché Monti ha accettato l’impossibile il 9 dicembre scorso? [….]

Purtroppo chi ha un debito pubblico di circa 1900 miliardi, pari al 120 per cento del Pil, non può pretendere di fare una bella figura nel tagliarlo rapidamente e poi credere seriamente di non stare spingendo l’economia sugli scogli di una profonda recessione, con crescita sotto zero e disoccupazione in aumento. Monti lo sa benissimo. [….]