Mani pulite, ex-ministro Formica: Ci fu regia di FBI

Roma, 17 feb – “C’era una questione morale e noi socialisti non abbiamo capito che, dopo il 1989, quella questione sarebbe diventata una questione politica. Ma ci fu una regia internazionale ed un concorso interno che ora credo di poter dimostrare”. A parlare così è Rino Formica, ex ministro ai tempi vicinissimo a Bettino Craxi, in un’intervista su la Stampa in merito all’inchiesta Mani Pulite.

“Nei Servizi, nella Guardia di Finanza, nella polizia e nei carabinieri si avvertivano sintomi di lacerazione interna, movimenti preoccupanti – continua Formica – negli anni 80 la mafia supera le linee e con il crollo dei regimi comunisti, alleandosi con le mafie dell’Est, diventa un serissimo problema di equilibrio internazionale.

Negli Stati Uniti, l’Fbi, preoccupata per la forte espansione della mafia e per i suoi propositi secessionisti e per i pericoli di disgregazione dell’Italia, prende il comando dei Servizi, con interferenza sui poteri della Cia. Realizza un collegamento importante con il giudice Falcone.

Milano – incalza l’ex ministro – aveva un costo più basso, era la capitale morale e la città che si identificava col Psi, un partito ‘minorè di cui si poteva fare a meno. Quello dei magistrati di Milano fu un caso di doroteismo: il capo non voleva farsi bruciare e affidò le inchieste ai magistrati di diversa impostazione, ognuno copriva l’altro. Sbagliammo – conclude Formica – anche noi”. agenparl