I Maya e Monti. Una profezia che si avvera

di Vincenzo Merlo – Più passa il tempo e più mi convinco che, forse forse, i Maya ci azzeccano.

Il periodo che stiamo vivendo mi stupisce sempre di più, al punto da indurmi
ad ipotizzare una dinamica astrale che farà del 2012 un anno di cambiamenti
epocali. Se guardo al mio Paese, in particolare, non posso non registrare come
tale congiunzione celeste stia provocando un colossale abbaglio collettivo,
degno di aurore boreali e meccaniche celesti come raramente nella storia: un
popolo intero si sta facendo gabbare, bocca aperta e occhi stralunati, come mai era successo prima.

Come dice il detto: “Cornuti, mazziati e… contenti!” Mi domando infatti a
quale infimo livello sia precipitato il buon senso un tempo riconosciuto alla
gens italica, incappata in questi mesi in un fraintendimento collettivo,
che (come si diceva) non può che ricondursi ad un qualche sommovimento
planetario, a tutt’oggi sconosciuto.

Riassumendo (per chi si fosse perso le puntate precedenti): in Italia, fino a
tre mesi fa, avevamo un governo eletto dal popolo che era riuscito a resistere
alla crisi globale meglio di altri; che aveva tolto l’odiosa Ici sulla prima
casa, nonché la tassa di successione, e che era in procinto (crisi globale
permettendo) di tagliare le aliquote Irpef alle fasce più deboli; che teneva la
benzina sotto l ‘euro e 50 e aveva stipulato vantaggiosi accordi di fornitura di
energia, ipotizzando inoltre una ripresa del nucleare; un governo che aveva
mitigato la crisi mondiale con una sapiente estensione della cassa integrazione (ciò aveva consentito a milioni di famiglie di sopravvivere in condizioni dignitose); un governo che aveva la migliore Protezione civile del mondo, in grado di ricostruire l’Aquila in pochi mesi, guidata da un leader riconosciuto a livello internazionale (Bertolaso), chiamato a gestire emergenze anche in altri Stati.

Ebbene, cosa ne è stato di questo governo e del suo Presidente?
Incredibile dictu, lungi dall’essere ringraziato da un popolo evidentemente immemore, stolto e irriconoscente, Silvio Berlusconi è stato insultato in ogni dove, odiato come pochi, processato come un criminale prima sui giornali e sulle tv, quindi nei tribunali. Oggetto di una furiosa quanto menzognera campagna di odio e mistificazione, orchestrata abilmente dalle
opposizioni e dai poteri forti, nazionali e internazionali, il governo
Berlusconi è stato fatto cadere. Al suo posto, l’ex comunista Napolitano, in
accordo con l’opposizione di sinistra-centro, le banche e i giornali da esse
controllate, mette l’economista Mario Monti, amico dei poteri forti, già
collaboratore della Banca “Goldman Sachs” e di organismi internazionali potenti quali “Bilderberg” e “Trilateral”.

Ebbene, in tre mesi di governo Monti, la benzina e il gasolio aumentano di 30
centesimi, viene reintrodotta l’Ici sulla prima casa, viene aumentata l’Iva, la
pressione fiscale raggiunge vette intollerabili (gli effetti nefasti su inflazione e disoccupazione non tarderanno a manifestarsi); viene allungata l’età lavorativa di due/cinque anni, vengono svilite le professioni, sotto l’aura delle cosiddette “liberalizzazioni”. Tutto ciò comportando un peggioramento nelle condizioni di lavoro e della qualità della vita degli italiani che, in misura sempre crescente, portano all’estero i propri risparmi.
Nel frattempo bastano pochi cm di neve per far comprendere che la Protezione civile non esiste più.

Queste misure “lacrime e sangue” vengono giustificate per “rafforzare” l’Euro
e l’eurozona, moneta ed area economica lontane anni luce dalle attese e dalle
speranze dei popoli che ne fanno parte (perché, ad esempio, i governi dei Paesi dell’U.E. e la stessa Commissione europea non fanno nulla per contrastare la concorrenza sleale cinese che, mettendo in ginocchio le nostre imprese medio-piccole, è il vero nodo della crisi globale che ci attanaglia?). Tanto che, lungi dal rafforzare la credibilità del nostro Paese sul piano
internazionale, questo sta subendo i peggiori declassamenti degli ultimi
anni.

Ebbene, di fronte a queste disgrazie politiche ed economiche, a questo
massacro sociale, non dovrebbe un popolo serio cominciare a farsi sentire, a
protestare? Nulla di tutto questo accade sotto i cieli italici di questo pazzo
2012. La cosa stupefacente è che le misure del governo Monti vengano invece
salutate dalla “grande stampa”, dai pennivendoli di regime e dai loro corifei,
con espressioni quali “salutare scossa”, “progressi impressionanti”, “misure
dolorose ma inevitabili”. La stella di “superMario” si staglia cosi superbamente all’orizzonte da far quasi presagire il prossimo avvento dei Re Magi. La domanda, a questo punto, rimane quella iniziale: vuoi vedere che i Maya ci azzeccano?