14 feb. – L’agente di polizia locale che ieri ha sparato e ucciso un cileno di 28 anni, è indagato per omicidio volontario. E’ quanto si apprende in ambienti giudiziari.
Gli inquirenti milanesi attendono gli esiti dell’autopsia sul cadavere della vittima, che dovrebbe essere effettuata domani, e i rilievi della scientifica nella zona vicino al Parco Lambro dove è avvenuto il fatto. Al momento, in procura, la posizione dell’agente viene definita ”delicata e da approfondire”.
Indagato formalmente ieri sera per omicidio con eccesso colposo in legittima difesa, dopo il lungo interrogatorio sostenuto davanti al pm Roberto Pellicano, la sua posizione si è aggravata oggi. Intanto gli investigatori della Squadra mobile stanno esaminando le immagini delle telecamere della zona, anche se, da quanto si è saputo, al momento non risultano molto nitide.
E’ stato il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, che già ieri aveva seguito passo a passo lindagine, a comunicare l’iscrizione nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario per Alessandro Amigoni.
Lo stesso procuratore ha spiegato che questa nuova contestazione per omicidio volontario con dolo eventuale (ossia l’accettazione del rischio dell’evento da parte della persona che agisce) è un atto dovuto, anche a garanzia della difesa, per poter effettuare tutti gli accertamenti, dando modo agli avvocati e periti dell’indagato di poter seguire gli atti di indagine. Per domani, infatti, è stata fissata l’autopsia sul cadavere del giovane cileno ucciso e sempre domani verrà affidato l’incarico ad un consulente balistico per ricostruire con una relazione la traiettoria del proiettile. (Adnkronos)