HELSINKI 12 FEB – Il governo italiano tiene perché “i partiti non stanno per rovesciare il tavolo”. L’Europa, perciò, non ha nulla da temere anche perché Roma “sta rispondendo” alle richieste di riforme per la tenuta dei conti.
Giorgio Napolitano è ad Helsinki al meeting dei presidenti del ‘gruppo Arrajolos’, dove incassa “l’apprezzamento internazionale” per gli sforzi compiuti e rinnova l’appello a tutti i paesi europei a coniugare “sviluppo e rigore” per
la tenuta dell’Ue.
Sollecitato dai cronisti, però, il Capo dello Stato guarda anche alle questioni italiane: “Ai sacrifici” per uscire dalla crisi “non abbiamo alternative” ma – rimarca con orgoglio – “l’Italia sta rispondendo”.
Impossibile farlo se non c’é la compattezza del mondo politico, soprattutto nel momento in cui è chiamato a realizzare riforme controverse e difficili come quella sul lavoro. Il capo dello Stato è però ottimista. “Confido – spiega – che “questa discussione” tra esecutivo e sindacati (“che qualcuno chiama trattativa”) “si concluderà con un accordo”. L’auspicio è che “possa non esserci una protesta, seppur ordinata e legittima”. Ma chi immagina di poter ‘cavalcare la piazza’ – è la minaccia più che l’ammonimento – deve fare un passo indietro perché “le protese che escono dal solco della legalità – sottolinea – in un Paese democratico non potrebbero essere tollerate”.
Il presidente vuole allontanare le preoccupazioni di chi vede negli ultimi ‘incidenti’ del governo alla Camera il riaccendersi della rivalità tra schieramenti parlamentari che potrebbe mettere in difficoltà lo stesso Esecutivo.
“Faccio forte affidamento sul senso di responsabilità che le forze politiche italiane stanno già dimostrando nella discussione dei decreti del governo Monti – spiega Napolitano – Non ho motivo per ritenere che stiano per rovesciare il tavolo, per mettere in crisi il governo e a rischio il clima politico”.
D’altronde, “non sarebbe nell’interesse del Paese, né delle stesse forze politiche che stanno autonomamente concentrando il loro impegno su riforme istituzionali” come la legge elettorale.
Ci sono tutti i rappresentanti dei Paesi che formano ‘l’asse del Nord’ e pretendono rigore assoluto nel rispetto dei parametri per i conti pubblici. E da loro arriva “l’apprezzamento e la fiducia” per gli sforzi italiani. Il presidente tedesco Wullf, che lunedì sarà a Roma, esprime “rispetto per le misure adottate dall’Italia”. Napolitano raccoglie la “fiducia” dei colleghi.