NEW YORK 11 FEB – Obama, per interessi di bottega Usa, ha messo il turbo al montismo e, trasformatosi in Fata Turchina, l’ha fatto diventare euromontismo.
Basta leggere i giornali di casa nostra per farsi un’idea immediata dell’imbarazzante melassa elogiativa che sta investendo il Professore.
Qualche opinionista sembra aver bevuto più di un bicchiere di vino a digiuno.
Intendiamoci, in mancanza d’altro, tutti cercano di piantare la bandierina sul neo taumaturgo, temendo di essere tacciati di antimontismo al primo stormir di critica.
È iniziata la processione al Santuario della Madonna del Monti (ex del monte), opportunamente ribattezzato da
qualche solerte monsignore.
Avete presente come venivano guatati quelli che, un tempo, osavano parlare male di Garibaldi?
Può darsi che la politica abbia ormai consumato le sue felici stagioni e sia preda delle sabbie mobili che la
inghiottono senza rimedio.
Può darsi che il futuro del mondo sia lastricato di eminenti tecnocrati pronti a dettare ritmi di marcia e di frenata.
Può darsi, almeno per i credenti, che Iddio abbia mandato Suo figlio Mario sulla italica terra a salvare il popolo, abbrutito dal berlusconismo.
Può darsi che gli italiani, rieducati da Monti, cessino di fare i furbetti, di parcheggiare in doppia fila, di rubare le merende; e aiutino le vecchiette ad attraversare le strade.
Può darsi tutto e il suo contrario.
A questo punto, sarebbe opportuno uscire dalla fiction mediatica e tornare alla realtà. Tutti gli sforzi e i sacrifici, a cui sono chiamati decine di milioni di cittadini, resteranno lettera morta se non ci sarà una ripresa forte dell’economia reale.
Se l’economia reale non riuscisse a spazzare le montagne di detriti sparse in tutto il mondo dalla finanza dei velenosi derivati, possiamo dimenticarci di tornare a crescere.
Monti o non Monti.-guglielmo donnini