BOLOGNA 7 Feb – A molti, non piace il comportamento di certi Comuni. E personalmente non ritengo giusto imporre certe corvè ai cittadini. Pensiamo a certe persone anziane, malate, diversamente abili, o soltando donne sole.
I nonni hanno sempre raccontato di quegli inverni, lunghi e rigidi degli anni passati (anni 60 / 70 ). Ora per 2 giorni
di neve, ci ritroviamo che non riusciamo nemmeno a fare un passo. Non ha dell’incredibile? In Valle d’Aosta allora cosa fanno? Nessuno piu’ lavora, nessuno piu’ va a scuola ect?
Sapete che ci sono genitori che mandano a scuola i figli con gli sci? Diciamo che qui’, siamo gestiti male, molto male. Facciamo acqua da tutte le parti.
Secondo me, invece di imporre – come ad esempio ha fatto il Comune di Bologna – bisognerebbe che gli stessi Comuni, andassero incontro alla gente, chiedere sì la collaborazione, ma senza imporre. La collaborazione potrebbe avvenire magari fornendo i frontisti di sale da spargere al momento opportuno sul ghiaccio. Oppure fornendo un mezzo per raccogliere la neve che il frontista spala e non sa dove mettere, per portarla via in un luogo adatto. Questo vuol dire reciproca collaborazione. Perchè se si parla di obblighi, bisogna sapere come stanno le cose.
La “pulizia delle strade” (art. 14 comma 1 d.lgs 285/92) compete ai proprietari e cioè, ovviamente in caso di strade comunali, al Comune e conseguentemente anche la pulizia dei marciapiedi. Nella pulizia rientra anche lo sgombero da qualsiasi tipo di materiale, compresa la neve ed il ghiaccio, dovendo provvedere il proprietario alla pulizia “allo scopo di garantire la fluidità e la sicurezza della circolazione”.
Spetta quindi ai Comuni la pulizia, vista sentenza della Cassazione (n. 16226 del 03/08/05).
Inoltre dal 1961 con la legge 1014/60 la possibilità ai Comuni di imporre “medievali corvè” tramite ordinanza, regolamento o delibera non esiste più.
Solo tramite una legge è possibile, e non esiste nessuna legge che faccia obbligo ai frontisti o conceda ai Comuni facoltà di imporre l’obbligo di provvedere alla pulizia delle strade o di sgomberarne la neve e ghiaccio.”
Precisamente, la Cassazione, con sentenza 16226/’05, ha stabilito che è ius receptum della stessa Corte il principio secondo il quale spetta alla Pubblica Amministrazione la manutenzione in genere tanto della strada quanto dei marciapiedi laterali.
Non può il Comune far carico ai privati proprietari di immobili che affacciano su strade pubbliche (singoli proprietari o condomini) dell’obbligo di provvedere alla pulizia delle strade in generale o allo sgombero della neve in particolare, trattandosi di prestazione personale imposta la cui introduzione è riservata alla Legge.
Il Testo Unico per la finanza locale del 1931 consentiva ai Comuni di “istituire prestazioni d’opera per la costruzione e manutenzione delle strade”, purché “nei limiti ed in conformità delle leggi vigenti”, permettendo d’imporre ai frontisti o la prestazione in giornate di lavoro o la corresponsione di una somma; ma nel 1961 tale disposizione venne esplicitamente soppressa dalla Legge1014/’60.
Non sussiste oggi alcuna Legge che obblighi i frontisti (o conceda ai Comuni facoltà d’imporre tale obbligo) di provvedere alla pulizia dalle strade o di sgomberarne la neve. La Legge, invece, impone l’obbligo della pulizia proprio ai Comuni, proprietari delle strade comunali. Tale obbligo non può essere imposto ad altri: né con ordinanza, né con regolamento comunale, né con delibera.”
N.B. alla luce di quanto sopra, non fa un grinza il dovere di chi dovrebbe. Poi chiaramente bisogna usare il buonsenso, senza imporre nulla, visto che a nessuno è stato dato quel “potere”. Probabilmente, se tutti i Comuni sensibilizzassero in modo opportuno il problema, sono certo che molta gente collaborerebbe. Inoltre, rendo noto, che le spese derivanti dalla pulizia marciapiedi sostenuta da privato cittadino, può essere addebitata al Comune.
Peccato che molta povera gente, non conosca questo testo. E qui’ i Comuni ci navigano. La collettività, la paga già ogni anno al Comune la spazzata della neve. Negli anni 70 di neve ne scendeva molta di più e c’erano pure gli spalatori che pulivano i marciapiedi. Spalatori mandati dal Comune.
Bruno Molinaro
tanto per..
L’articolo 3, comma 1°, n. 33 del Codice della strada definisce marciapiede: quella: “parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni”.