3 feb. – La Corte internazionale di giustizia dell’Aja dà ragione a Berlino: l’Italia non ha rispettato i suoi obblighi nei confronti della Germania, consentendo che venissero avviate delle procedure giudiziarie per ottenere il pagamento degli indennizzi alle vittime dei crimini nazisti compiuti in Italia.
“La Corte considera che il rifiuto dei tribunali italiani di riconoscere l’immunità (della Germania) costituisce una lesione degli obblighi nei confronti dello stato tedesco“, ha dichiarato il giudice Hisashi Owada, nel leggere una sintesi della sentenza dal palazzo di giustizia dell’Aja.
Il contenzioso tra Italia e Germania alla Corte dell’Aja è iniziato nel dicembre 2008, quando Berlino ha deciso di ricorrere contro la sentenza della Cassazione che riconosceva la Germania responsabile, in quanto ‘mandante’ dei nazisti che il 29 giugno del 1944 uccisero 203 abitanti di Civitella, Cornia e San Pancrazio, in provincia di Arezzo.
Secondo la tesi di Berlino, accolta oggi dalla Corte, l’Italia, permettendo che venissero avviate queste procedure contro la Germania, non avrebbe rispettato la clausola dell’immunità giurisdizionale che gli riconosce il diritto internazionale. Dal canto suo la Cassazione italiana aveva valutato che quella clausola potesse essere superata in casi eccezionali, come gravi violazioni del diritto umanitario”. (TMNews)