1 febbr – L’Europeo dell’Anno, per il ‘Trombinoscope’, è lui, Mario Monti. Ma il premier si shermisce, e alla platea riunita nell’Hotel de Lassay di Parigi spiega: a meritare il premio sono gli italiani, nessuno escluso, che stanno accettando sacrifici “molto molto considerevoli” e concentrati in un lasso di tempo ristretto.
Nella residenza del presidente dell’Assemblee Nationale francese, Monti apre con una battuta il suo discorso di ringraziamento per il premio conferitogli dal Who is who della politica francese ed europea: “E’ con onore che ricevo questo premio, totalmente inatteso, quasi quanto diventare primo ministro italiano…”. Poi, serio: “Questo premio viene attribuito a un Paese che si sforza di dimostrare innanzitutto ai propri cittadini cosa è veramente questo Paese. Credo davvero, e non voglio essere retorico, che tutto il popolo italiano debba esser il destinatario di questo premio. Perchè non è comune che l’opinione pubblica accetti di sopportare sacrifici molto, molto considerevoli, in tempi così ristretti. E per di più da parte non di un uomo che è stato scelto, ma che è stato nominato per un tempo determinato”.
Semmai, “se il premio è un po’ meritato da parte mia è perchè mi sforzo di dire che i sacrifici che chiedo tutti i giorni agli italiani non sono chiesti dall’Europa. Al contrario dico che l’Europa ci assiste non finanziariamente, e credo che continueremo a non averne bisogno, ma sul piano della persuasione a fare delle cose che sono necessarie per le generazioni future”. Ovvero, conclude con un’altra battuta, “faccio tutto quello che posso per non essere considerato un commissario dell’Ue in Italia, nonostante lo sono stato per 10 anni e qualche impresa francese se lo ricorda ancora…”. tmnews