Ue..Italia-ni: “Ci attende, un solidissimo futuro di paure e incertezze”

ROMA 31 GEN – Per circa vent’anni, abbiamo vissuto l’Europa quale transfert; incapaci, come eravamo e siamo, di riconoscere i nostri difetti e provvedere a correggerli.

Tutti ricorderanno i professoroni dell’epoca, proni all’Europa, in maniera acritica e aberrante per il nostro futuro, ripetere con inaudita improntitudine:”L’Europa ci costringerà ad essere virtuosi”.

Come genitori incapaci di educare il “pupo”, abbiamo detto:”Rinchiudiamolo nel “Collegio” Europa. Tornerà a casa forte di una solida educazione e pronto a un luminoso futuro”.
Il “pupo” è cresciuto malissimo. È restato quello che era in partenza; ma ha quasi dimenticato l’italiano e parla male il tedesco.
C’era chi un tempo diceva:”Attenzione, stiamo accettando un cambio lira/euro che ucciderà la nostra
economia”. I professoroni gli dissero:”Vergognati, sei euroscettico!”.

C’era chi un tempo diceva:”Attenzione! Non stiamo solo cedendo sovranità all’Europa, ma stiamo finendo, mani e piedi, sotto il tallone della Germania”. I soliti professoroni gli dissero:”Vergognati! Sei euroscettico e disfattista!”.

Oggi, quei professoroni, in ginocchio davanti a Frau Merkel, guidano il nostro Paese; membri di un governo che fa a pugni con la democrazia e la Costituzione formale.

Noi, come tutti dovrebbero aver capito, viviamo all’ombra, e nell’ombra, di una Costituzione materiale. Mentre i politici stanno fuggendo, in maniera indecorosa, di fronte alle responsabilità.

guglielmo donnini