VERONA 29 GEN – Roberto Maroni ha superato quello che ha vissuto all’interno della Lega, seppur lo abbia ferito: stessa sorte vissuta in questi giorni anche il sindaco di Verona Flavio Tosi. L’appoggio esplicito dell’ex ministro dell’interno a Flavio Tosi è avvenuto stamani a Verona in una sala gremita della Fiera scaligera. Assenti ‘di peso’ il segretario veneto Gianpaolo Gobbo, l’ex sottosegretario alla Sanità Francesca Martini e il capogruppo al Senato Federico Bricolo. “Sono venuto ad esprimere una solidarietà personale ad un leghista vero e autentico – ha esordito dal palco Maroni -. Forse per questo, perché è stato trovato troppo bravo e troppo leghista, ha subito attacchi personali anche all’interno del movimento, che non sono tollerabili. E lo dico – ha ricordato Maroni – avendone subiti anch’io recentemente. La mia vicenda personale mi ha ferito, ma la considero chiusa e salutare, per la risposta avuta dai militanti e dalle sezioni”. Maroni ha poi ricordato che la scorsa settimana il consiglio federale della Lega ha deciso di far partire la stagione dei congressi. “E’ una decisione saggia di Bossi, quella è la sede in cui ogni movimento serio e responsabile usa per risolvere le questioni – ha detto -. Entro pochi mesi ci saranno i congressi nazionali ed è questo un esercizio di democrazia interna”. L’ex ministro ha poi ricordato che molti indicano Flavio Tosi come un maroniano: “sono io – ha detto con una battuta – che sono un tosiano e voglio vedere se Tosi ha i ‘maroni’ per rifare il sindaco a Verona”. L’ex ministro ha sottolineato di avere avuto dall’amministrazione della città scaligera “grandi ritorni positivi e molte idee, come il pacchetto sicurezza. Tosi ha anticipato il pacchetto sicurezza – ha aggiunto – e assieme a lui e ad altri sindaci leghisti sono state anticipate quelle che sono state le norme per la sicurezza urbana”. “Per questo – ha concluso – Tosi ha il dovere di ripresentarsi”.
AMBIZIONE E’ CARROCCIO PRIMO PARTITO PADANIA – Per Roberto Maroni “l’ambizione è di fare della Lega il primo partito di tutta la Padania”. L’ex ministro degli Interni, lanciando la corsa di Flavio Tosi alla ricandidatura al comune di Verona per le elezioni amministrative del prossimo maggio, ha evidenziato, alludendo al PdL, che il Carroccio non ha bisogno di allearsi con un partito “che dice il contrario di noi. Sarebbe un’ipocrisia”. Secondo Maroni, se Flavio Tosi e la Lega vinceranno a Verona, “poi si aprirà la strada per tutto il Veneto e il Nord del Paese. Il sogno – ha ribadito – è di vedere la Lega che da Verona lancia la sfida ad un sistema politico ripiegato su di sé. Vogliamo essere il partito-sindacato della Padania e non abbiamo quindi da temere nulla. Da soli – ha ironizzato Maroni – perderete, ci dicono. Noi diciamo perdete voi e noi vinciamo”. Maroni ha poi ricordato gli inizi, quando conobbe Bossi e imperava il Caf. Era il 1985 e quello che sarebbe diventato il Senatur “aveva un grande sogno nel cuore: fare della Lega, che ancora non c’era il partito egemone del Nord. Pensai è matto. Ma quel pazzo visionario – ha riconosciuto Maroni – aveva ragione”. E’ stato solo in questo passaggio l’accenno di Maroni a Bossi, chiamato a viva voce da una decina di militanti che hanno però taciuto dopo qualche decina di secondi. Nel resto dell’intervento dell’ex ministro il nome del leader della Lega non è stato più fatto. Maroni ha concluso ribadendo che l’auspicio è quello che la Lega “diventi non solo il punto di riferimento dei leghisti, ma di chi ancora non sa di essere leghista. Se la risposta – ha concluso – è che la Lega corra da sola, è importante che ci sia una rappresentanza della società civile per arricchire il movimento. La Lega, quindi, come punto di riferimento del territorio, è essenziale per la nuova politica del futuro”
TOSI SICURO VINCITORE A VERONA – L’ex ministro degli Interni, Roberto Maroni lancia la candidatura di Flavio Tosi, a Verona sicuro della rielezione a sindaco della città scaligera. “Come ha scritto la Padania oggi – ha ricordato Maroni -, Tosi scalda i motori . A Verona la lega punta al bis”. Maroni ha poi sottolineato che a Verona il prossimo maggio ci saranno le elezioni “e Tosi è stato un ottimo sindaco e sono certo che ci siano tutte le condizioni per vincere alla grande. A Verona – ha aggiunto – sono convinto che possiamo farcela anche da soli. Poi non entro nel merito delle liste; è una decisione che spetta agli organismi della Liga veneta e al consiglio nazionale. Però – ha osservato – Flavio di per sé è in grado di avere consensi tali da poter far vincere la Lega da sola”. Maroni è sicuro che Flavio Tosi “c’e la farà coinvolgendo varie liste; il nome della lista – ha spiegato – mi intessa poco. Quello che è importante è che si trovi, e si troverà, un accordo all’interno della Liga veneta e della Lega nord come si è sempre fatto”. Maroni ha poi spiegato che le liste “non si chiudono oggi; ho espresso la mia valutazione e penso che la Lega abbia la forza per andare e vincere da sola. Sono qui a Verona per aprire la campagna elettorale di Flavio Tosi e lo faccio volentieri. Qui c’é la Lega che sostiene Flavio, il resto sono dettagli. Siamo molto ottimisti – ha concluso Maroni – per il futuro, non solo per Verona, ma per tutta la Padania”. L’ex ministro degli Interni alla domanda dei giornalisti su un possibile dissapore all’interno del movimento ha replicato affermando: “Nessun problema all’interno della Lega”. Maroni ha infine ricordato che il consiglio federale della Lega ha deciso di dare il via ai congressi nazionali che passano “attraverso le Assisi provinciali per la nomina dei delegati. Spero – ha osservato – che si facciano rapidamente perché è un sano esercizio di democrazia.