Treviso 28 gen- (Adnkronos) – Lei è algerina e per sposarsi aveva bisogno del nullaosta del Consolato, che però le veniva negato mancando il certificato attestante la conversione dello sposo alla fede islamica. Secondo il tribunale invece, il Comune ‘può fare a meno del nullaosta del Consolato algerino’ e celebrare le nozze. Lo rende noto oggi ‘la Tribuna di Treviso’.
Il Comune di Valdobbiadene, nel trevigiano, blocca le nozze miste tra un italiano e un’algerina. Niente partecipazioni, niente matrimonio. Manca il nullaosta del governo algerino, motivo: l’aspirante sposo, italiano e cattolico, deve convertirsi all’Islam. E cosi’ il sogno dei promessi sposi va in frantumi a causa del no dell’ufficiale di stato civile di Valdobbiadene. La coppia pero’ non ci sta e si rivolge al tribunale di Treviso che invece da’ il via libera alle nozze perche’ il Comune puo’ fare a meno del nullaosta del Consolato. E puo’ far convolare a nozze i due promessi, secondo quanto riporta oggi ‘la Tribuna di Treviso’.
La storia inizia quanto i due giovani si presentano in Comune per le nozze. Lei e’ algerina e per sposarsi ha bisogno del nullaosta del Consolato. Le autorita’ algerine glielo negano perche’ manca il certificato che attesti la conversione del promesso sposo alla fede islamica. L’ufficiale di stato civile allarga le braccia. Senza quel documento non ci si puo’ sposare. Quel matrimonio misto non s’ha da fare. La coppia pero’ non demorde. Assistiti dall’avvocato Silvia Berta, nel novembre scorso i due presentano ricorso al Tribunale di Treviso. Mercoledi’ il deposito della sentenza che da’ loro ragione. Il collegio giudicante ha infatti ritenuto illegittimo il rifiuto opposto dall’ufficiale di stato civile e quindi ha ordinato di dar corso alle pubblicazioni.
Per motivare la sentenza, il presidente Manuela Elburgo ha richiamato due diritti che non possono essere preclusi. Da una parte c’e’ il diritto alla liberta’ religiosa, riconosciuto dalla Costituzione. Cosi’ lo sposo non puo’ essere costretto a cambiare la sua fede. Dall’altra parte c’e’ ‘il diritto fondamentale della persona, e non solo del cittadino italiano, di costruire una famiglia attraverso il matrimonio liberamente contratto’. E visto che i due promessi sono fermamente e liberamente convinti di sposarsi, quel matrimonio alla fine s’ha proprio da fare, spiega ‘la tribuna di Treviso’.
La giurisprudenza parla chiaro. Del certificato si puo’ fare a meno proprio nel caso in cui sia rifiutato per motivi religiosi e precluda percio’ il diritto a contrarre matrimonio. Il Tribunale ora trasmettera’ la sua decisione all’Ufficio stato civile di Valdobbiadene. Il Comune dovra’ quindi provvedere alle pubblicazioni anche senza il nullaosta dell’Algeria. Gli sposi pero’ dovranno ancora aspettare trenta giorni. Il tempo perche’ scada il termine di presentazione di una eventuale impugnazione della sentenza. Treviso, 27 gen. (Adnkronos) – Il Comune di Valdobbiadene, nel trevigiano, blocca le nozze miste tra un italiano e un’algerina. Niente partecipazioni, niente matrimonio. Manca il nullaosta del governo algerino, motivo: l’aspirante sposo, italiano e cattolico, deve convertirsi all’Islam. E cosi’ il sogno dei promessi sposi va in frantumi a causa del no dell’ufficiale di stato civile di Valdobbiadene. La coppia pero’ non ci sta e si rivolge al tribunale di Treviso che invece da’ il via libera alle nozze perche’ il Comune puo’ fare a meno del nullaosta del Consolato. E puo’ far convolare a nozze i due promessi, secondo quanto riporta oggi ‘la Tribuna di Treviso’.