23 genn – Il disinteresse delle istituzioni (istruzione compresa) a promuovere politiche che incentivino i giovani italiani (il cui futuro è seriamente minacciato da una disoccupazione esorbitante) a riversare le proprie attenzioni professionali in un settore, quale quello agricolo è, evidentemente necessitante di manodopera, è un invito al Governo a promuovere l’afflusso di extracomunitari nel nostro Paese, così snaturando una cultura agricola autoctona che storicamente contraddistingue l’Italia.
Nel maxi-pacchetto semplificazioni il Governo italiano ha infatti inserito una misura che renderà più semplice, per le aziende del comparto agricolo, le assunzioni di lavoratori extracomunitari. La norma ha lo scopo di regolarizzare un settore, soprattutto nel campo del latte e nelle regioni del centro-nord, nel quale si registra una mancanza di manodopera italiana, ovviata talvolta con un ricorso ai lavoratori stranieri clandestini. asi