Ripartono gli interventi per fronteggiare il dissesto idrogeologico. Oggi il Cipe ha infatti deliberato stanziamenti che consentiranno al Ministero dell’Ambiente e alle regioni del sud (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) di attuare interventi di difesa del suolo per oltre 749 milioni di euro, previsti negli accordi di programma che definiscono le priorita’ di intervento. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Ministero dell’Ambiente.
Inoltre sono stati deliberati per le Regioni del centro nord altri 130 milioni di euro che consentono l’attuazione degli accordi di programma stipulati con le amministrazioni regionali.
Il Cipe ha infatti assegnato per il Sud un totale di 679 milioni di euro di cui 65 milioni in quota Ministero, 262 a valere sul Fas nazionale e 352 sui Fas interregionali. A queste somme vanno aggiunti 74 milioni che gia’ erano nella disponibilita’ del Ministero dell’Ambiente. Con questi fondi Ministero e Regioni cofinanzieranno i 518 interventi programmati.
Nel dettaglio – rileva il Ministero – oggi sono stati assegnati: 23 milioni e 900 mila euro per i 76 interventi in Basilicata, 198 milioni e 900 mila euro per i 185 interventi in Calabria; 210 milioni e 600 mila euro per i 57 interventi in Campania; 27 milioni per gli 87 interventi in Molise, 175 milioni e 566 mila euro per gli 84 interventi in Puglia; 25 milioni e 800 mila euro per i 17 interventi in Sardegna; 12 milioni e 756 mila euro per gli 11 interventi in Sicilia.
”E’ importante questa ripartenza degli interventi per la difesa del suolo – sottolinea il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini – .I fondi recuperati consentiranno di attuare gli interventi previsti e che erano stati bloccati per mancanza di risorse. Si tratta di un primo, essenziale, passo per ricondurre la protezione del nostro territorio nell’ambito delle priorita’ del paese sia in termini ambientali che come volano economico”. asca