ROMA 19 GEN 2012 – La storia ebbe inizio nel secolo scorso, quando la Balena Bianca finì spiaggiata sulle nostre coste e dette alla luce un vispo balenottero che venne battezzato col nome di Pierferdinando.
Il giovane cetaceo fu accolto, a pinne aperte, nell’acquario di un neofita della politica, tal Silvio Berlusconi da Arcore,
detto Caimano.
Il balenottero Pierferdy visse un periodo felice nel grande acquario. Poi cominciò a sentire il gran richiamo del mare aperto. Abbandonò l’acquario di Silvio, anche perché si ricordò della promessa fatta a mamma Balena Bianca, e cioè di non disperdere nel mare il patrimonio di tutta una vita.
Oggi, il figlio di mamma Balena si batte per il sistema elettorale proporzionale: unica via possibile per realizzare l’agognato ritorno alla Prima repubblica, la materna età dell’oro democristiana.
Chiunque avesse nostalgia di recarsi al seggio elettorale e dare un voto “aperto” a ogni decisione successiva, nelle “capaci” mani dei vari Pieferdy, alla bisogna eletti, sa ormai cosa fare: guardi al “faro” Casini e, a bocce finalmente ferme, avrà il piacere di essere governato da un esecutivo che cambia ogni dodici mesi.
Fatti, non pugnette! Affidatevi al balenottero Pierferdy!
guglielmo donnini