13 gen. – Sono 2.230 i casi di aggressione fisica registrati nel 2011 dall’Osservatorio Centauro – Asaps ad operatori di polizia che operano su strada. Come dire che ogni 4 ore in Italia viene stilato un referto medico per lesioni fisiche subite da un carabiniere, un poliziotto, un vigile.
In 496 casi (22%) per aggredire l’agente sono state usate armi proprie o improprie (in molti casi la stessa vettura per travolgere il poliziotto). “Il drammatico omicidio del vigile Niccolo’ Savarino – commenta Giordano Biserni, presidente Asaps – e’ il prevedibile epilogo della violenza stradale che ha ormai scelto la strada per le sue peggiori rappresentazioni”.
Il 52,6% delle aggressioni – continua l’Asaps – ha riguardato appartenenti all’Arma dei Carabinieri, il 35,8% la Polizia di Stato, il 10,4% la Polizia Locale, il 5,7% altri corpi. In 757 casi (34%) l’aggressore era ubriaco o drogato. Nel 2010 le aggressioni erano state 2.079 (+ 7% nel 2011). Non meno preoccupanti i dati della pirateria stradale, cioe’ la fuga dopo aver provocato un incidente. L’Osservatorio il Centauro – Asaps nel 2011 ne ha registrati 852 nei quali hanno perso la vita 127 persone e 995 sono rimaste ferite seriamente. Nel 35% degli episodi mortali il pirata era ubriaco. (AGI)