Monti: Se Paesi forti violano le regole, come la Germania nel 2003, poi non ci si può aspettare che gli altri le rispettino

11 gen. – “Quanto proponiamo e chiediamo agli italiani sono pesanti sacrifici. Gli italiani, come indicano i sondaggi, lo hanno chiaramente accettato. Il problema è però che l’Unione europea, malgrado questi sacrifici, non ci viene incontro, in termini di una riduzione del tasso di interesse.

I sacrifici fatti dagli italiani pagheranno in tre, cinque, dieci anni, per i nostri figli. E purtroppo constatiamo che questa politica in Europa non gode del riconoscimento e apprezzamento che le spetta obiettivamente”. Lo dice il presidente del Consiglio Mario Monti in un’intervista al giornale tedesco ‘Die Welt’, pubblicata nel giorno dell’incontro a Berlino con la cancelliera tedesca Angela Merkel. “Se gli italiani nel prossimo futuro non vedranno i risultati della loro disponibilità per le riforme e il risparmio, sorgerà -come già si profila – una protesta contro l’Europa – avverte il premier – e anche contro la Germania quale promotore dell’intolleranza Ue, e contro la Banca centrale. Chiedo agli italiani sacrifici onerosi, ma li posso chiedere se si profilano dei vantaggi”. “Non posso avere successo con la mia politica – insiste Monti – se non cambia la politica dell’Unione europea. E se non succede, l’Italia -che è sempre stata molto filoeuropea- potrebbe rifugiarsi nelle braccia dei populisti”.

“La grande maggioranza degli italiani -rivendica il premier- ha una maturità politica che molti non gli avrebbero accreditato. Lo dico volentieri ai lettori tedeschi: gli italiani da tempo non sono distanti dalla valorizzazione di ciò che in Germania chiamate cultura della stabilità, come molti sospettano”. Quanto ai partiti “constato che nella loro maggioranza -da sinistra a destra- appoggiano il mio programma, un programma che chiede agli italiani sacrifici significativi. Si potrebbe pensare che questi partiti -come la Lega- vadano all’opposizione del mio governo nella speranza di elezioni. Ma non lo fanno per questo. In questo vedo un segnale che alla fine si prendono la responsabilità e non mirano a successi populistici. Hanno in mente -scusi la parola grossa- il bene degli italiani”.

Tornando all’Ue, “di fondamentale importanza per l’Europa -sottolinea Monti- è l’assoluto rispetto delle regole. E ciò vale in particolare proprio per i Paesi più forti. Se i Paesi più forti violano le regole -come ha fatto la Germania nel 2003- poi non ci si può aspettare che gli altri le rispettino. I Paesi più forti hanno una grande responsabilità. In Europa non l’hanno sempre rispettata fino a ora. E questo lo rivendicheremo“. “Amo molto la Germania”, conclude il presidente del Consiglio italiano, ma “l’Unione europea è l’unica risposta pensabile e solida ai problemi che pone la globalizzazione. Non esiste un Paese in Europa che sarebbe in grado di gestire le sfide della globalizzazione da solo, nemmeno la Germania”.  adnkronos