Il Cairo – La Procura Generale egiziana ha chiesto la pena di morte per l’ex presidente Hosni Mubarak e per il ministro degli Interni, Habib al-Adly, e per 6 dei suoi collaboratori.
E’ quanto riferisce l’emittente araba, Al Arabiya. Il capo di imputazione e’ quello di non aver evitato l’uccisione dei manifestanti a partire dal 25 gennaio e nei giorni successivi, durante le proteste di piazza che si svolsero al Cairo e in altre citta’ del paese.
Per la procura, Mubarak non diede l’ordine di uccidere, ma non impedi’ al suo ministro degli interni di far sparare sulla folla e non lo destitui’ una volta conosciuti i fatti. Per il ministro, secondo la procura ci sono prove inconfutabili della colpevolezza, suffragate dalla testimonianza di alti gradi delle gerarchie del ministero. Per la procura, la strategia del ministro degli interni era quello di affrontare i manifestanti con qualunque mezzo. agi