La denuncia del sindaco di Novellara Daoli: ‘Preoccupante nella nostra provincia il fenomeno dei matrimoni combinati’. Ragazze riportate nei Paesi d’origine contro la loro volontà. Già parecchi casi nel reggiano.
A Novellara gli immigrati di seconda generazione – figli di stranieri cresciuti e in molti casi nati qui – costituiscono il 40 per cento della popolazione. 50 le diverse nazionalità rappresentate. In questi ultimi tempi – ci dice il sindaco del paese della Bassa, Raoul Daoli – alle tematiche più frequenti da affrontare attraverso specifiche politiche d’integrazione, si è aggiunto un altro tema, sul quale ci si trova impreparati: ‘Il diritto ad amare – dice Daoli – Il problema dei matrimoni forzati riguarda soprattutto le donne’.
Ragazze di 17-18 anni che da un giorno all’altro vengono riportate nel Paese dei genitori. Succede in particolare con giovani pakistane, o ragazze della regione del Magreb, o originarie della Cina. Non ci sono numeri e statistiche che diano un’idea del fenomeno, perchè il tema dei matrimoni forzati è del tutto nuovo, ma ‘a Novellara abbiamo già saputo di quache caso – dice ancora il sindaco – Serve la mobilitazione delle procure e dei servizi sociali’.
Spesso i casi richiedono la collaborazione tra le diverse ambasciate. L’unione europea sta sfornando parecchie direttive in merito. Di recente a Novellara è stata approvata la ‘Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione’. Verrà fatta firmare a tutti gli immigrati nel momento del conferimento della cittadinanza e della residenza. Si stabilisce che ‘Uomo e donna hanno pari dignità e fruiscono degli stessi diritti dentro e fuori la famiglia’.
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