Morro d’Alba (Ancona), 2 gennaio 2012 – Poco prima dello scoccare della mezzanotte alla centrale operativa della Compagnia carabinieri di Jesi sono giunte diverse telefonate con richieste di aiuto, secondo cui una donna tunisina era stata minacciata con un coltello dal proprio marito, suo connazionale, verosimilmente in preda ai fumi dell’alcool.
Quindi, l’uomo, con in tasca l’arma da taglio, si era allontanato da casa a bordo della propria autovettura. A quel punto, due pattuglie dell’aliquota radiomobile, sono partite verso il paese per le ricerche, onde evitare che il tunisino rincasasse o creasse altri pericoli, date le sue condizioni ‘psico-fisiche’.
L’auto condotta dall’uomo è stata intercettata nel centro abitato di Morro D’Alba. I militari hanno provato a fermarla, ma lo straniero ha accennato una fuga, subito vanificata dagli uomini in divisa. Sceso dal veicolo, l’extracomunitario ha provato ad avventarsi contro i carabinieri brandendo il coltello, ma accerchiato, dopo una breve colluttazione, è stato bloccato e disarmato.
Uno degli uomini di Gagliani, nel tentativo di frenare la sua furia, si è procurato una forte distrazione del polso, per cui è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale di Jesi, che lo hanno giudicato guaribile in 10 giorni.
L’aggressore, un tunisino di 38 anni (B.S. le sue iniziali), è stato tratto in arresto e condotto nelle camere di sicurezza della caserma jesina. Dovrà rispondere di una sfilza di reati che vanno dalla resistenza a pubblico ufficiale, alla minaccia grave, dalle lesioni al porto abusivo di arma.
Questa mattina è comparso davanti al tribunale di Ancona: il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la scarcerazione dello straniero in attesa del processo.
RdC Ancona