Roma, 2 gen. – Il dirottamento sotto Natale dell’otto per mille dello Stato dai restauri all’emergenza carceri infuria l’ex ministro ai Beni Culturali, Giancarlo Galan. “Mi dite voi con che faccia andiamo ora a chiedere ai contribuenti italiani di destinare il 5 per mille alla cultura quando abbiamo appena spostato il loro lascito di 57 milioni al sistema carcerario?”, chiede Galan intervistato da Repubblica.
“I fondi per il patrimonio artistico – insiste – non si tagliano. Il paese deve puntare sui beni culturali per il suo sviluppo economico”. Quanto al nuovo ministro, Lorenzo Ornaghi, “il mio successore – dice Galan – in questo modo rischia di vanificare la battaglia per il 5 per mille condotta insieme al Fondo per l’ambiente italiano”. Quello accaduto prima di Natale, “è stato uno scippo inaspettato, un gravissimo errore dalle conseguenze drammatiche. Brutalmente, il ministro Ornaghi si è fatto mettere i piedi in testa dal Guardasigilli, Paola Severino”. (TMNews)