Omicidio Sarah Scazzi, mistero nella notte: forzato il garage di Misseri

Taranto, 31 dic.  – La notte scorsa ignoti hanno forzato il portone del garage della casa di via Deledda dove abita Michele Misseri, il contadino di Avetrana, zio di Sarah Scazzi, la 15enne uccisa in quella abitazione il 26 agosto del 2010. Quasi certamente i vandali sono entrati nel locale interrato, divenuto famoso, perche’, dopo la scoperta del cadavere della vittima in un pozzo nelle campagne della cittadina in provincia di Taranto, fu individuato come il luogo nel quale la giovane sarebbe stata uccisa secondo la prima ipotesi degli investigatori che si basavano sulla confessione dello stesso Michele.

Ad accorgersi del danno e’ stato quest’ultimo che durante la notte ha sentito un botto ma ha pensato in un primo momento all’esplosione di un petardo, fenomeno frequente in questo periodo. La mattina, quando si e’ alzato, ha trovato il pesante portone in ferro aperto e danneggiato e all’interno un copertone di una ruota d’auto. Non e’ escluso che i vandali possano essersi impadroniti anche di qualche oggetto all’interno, anche se sara’ difficile stabilirlo poiche’ in quel garage sono accatastate numerose masserizie e in modo piuttosto confuso. E’ possibile che i vandali abbiano fatto rotolare il pneumatico lungo la rampa per dargli fuoco.

”Non e’ stato solo un atto vandalico”, precisa all’Adnkronos l’avvocato Armando Amendolito, legale di Michele. Quest’ultimo da maggio scorso e’ stato scarcerato e deve rispondere unicamente di concorso in soppressione di cadavere. Sono detenute invece, con l’accusa di concorso in omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere la figlia Sabrina Misseri e la moglie Cosima Serrano, in seguito alla chiamata in reita’ da parte di Michele della prima (poi ritrattata) e all’evoluzione dell’inchiesta.

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