Teheran, 31 dic. – – E’ stata rilasciata dopo 287 giorni di reclusione Shahla Rahmati, cittadina iraniana convertita al cristianesimo. Lo riferisce oggi il sito d’informazione attivo nell’ambito dei diritti umani ‘Herana’, spiegando che Rahmati era stata condannata in primo grado, lo scorso ottobre, a due anni e mezzo di carcere perche’ riconosciuta colpevole di ”aver fatto propaganda religiosa nella Repubblica islamica”.
La donna e’ stata poi assolta in appello dal Tribunale di Teheran e di conseguenza rilasciata. Rahmati era stata arrestata lo scorso anno, insieme ad altre decine di ”neo-cristiani”, nella capitale iraniana. Come spiega ‘Herana’, Rahmati avrebbe trascorso circa tre mesi in cella di isolamento nel carcere di Evin. Secondo i siti d’opposizione, nell’ultimo anno, oltre duecento iraniani convertiti al cristianesimo sarebbero stati arrestati su ordine dell’autorita’ giudiziaria iraniana.
Negli ultimi anni sono aumentate in modo considerevole le conversioni, soprattutto dei giovani, dall’Islam ad altre religioni quali il cristianesimo, il zoroastrismo e la fede bahai, suscitando le dure reazioni delle autorita’ politico-religiose della Repubblica islamica.
Fonte: (Nat/Col/Adnkronos)