L’Antitrust ha comminato una sanzione di 39,377 milioni di euro nei confronti di Poste Italiane per “avere abusato della propria posizione dominante, con l’obiettivo di ostacolare lo sviluppo dei mercati liberalizzati relativi al recapito ‘a data e ora certa’ e alla notifica attraverso messo notificatore”. Lo comunica la stessa Authority in una nota.
La denuncia di TNT
L’indagine dell’Authority della Concorrenza è partita da una denuncia della società di consegne TNT e ha portato a individuare una serie di condotte di Poste tese a escludere i concorrenti e a indebolirne le capacità competitive. Secondo quanto ricostruito dagli uffici, spiega l’Authority, “Poste Italiane, a partire dal 2007, ha sfruttato il proprio potere di mercato, detenuto nei servizi postali tradizionali e fondato, tra l’altro, sul possesso di una rete integrata, per entrare sia nel mercato del servizio di recapito ‘a data e ora certa’ che in quello del servizio di notifica attraverso messo”.
Forte della propria posizione radicata da tempo, Poste Italiane ha potuto praticare prezzi non competitivi rispetto ai concorrenti anche grazie all’utilizzo gratuito della rete di smistamento e consegna.
L’Antitrust ha “intimato a Poste Italiane di cessare immediatamente i comportamenti abusivi e di inviare entro tre mesi una relazione che illustri le misure adottate per rimuovere i comportamenti stessi”.
Danneggiato servizio Formula Certa di TNT
Per l’Authority della Concorrenza del mercato Poste Italiane ha attuato politiche a danno dell’immagine del concorrente Tnt, che aveva lanciato il servizio “Formula Certa”, costruendo, con ingenti investimenti, una rete “alternativa”. Cioè non restituiva all’operatore concorrente ma al mittente e dietro il pagamento della restituzione a prezzo pieno, diversamente da quanto richiesto ai propri clienti, e a carico del mittente, il tutto da effettuare entro 10 giorni dalla comunicazione: in caso contrario gli invii potevano essere distrutti da Poste Italiane.
La gara di Equitalia e del Comune di Milano
Con la stessa strategia Poste Italiane – ha riscontrato l’Antitrust – nel 2008 si è aggiudicata le gare del Comune di Milano e di tre lotti su quattro di Equitalia per la consegna attraverso un messo notificatore di multe e atti amministrativi e per il servizio di recapito “a data e ora certa” sopra citato: Poste e’ risultata vincitrice della gara del Comune di Milano e di tre lotti su quattro della gara Equitalia.
Poste Italiane farà ricorso al Tar
Poste Italiane ricorrerà contro la maxi multa di 39 milioni di euro comminatale per abuso di posizione dominante dall’Antitrust. L’azienda, si legge in una nota, ritiene di “aver sempre rispettato le regole della concorrenza e del mercato e, per questo, ha conferito mandato ai propri lega legali per ricorrere al Tar contro il provvedimento dell’Authority certa di poter far valere le proprie ragioni davanti al giudice amministrativo”.
tgcom