Sarebbe clamoroso se la notizia venisse confermata. Marco Lombardelli, il Capo di Gabinetto del Sindaco di Bologna Virginio Merola, non solo non avrebbe la laurea, ma la terza media come ultimo titolo di studio conseguito. Se per l’assenza della Laurea, la Corte dei Conti condanna i Sindaci per danno erariale, visto l’inquadramento nella categoria D, adesso si rischia la degenerazione.
Ma è quanto si apprende da una verifica fatta oggi sull’abilitazione di ottico e che già rivelavano le parole pronunciate in Consiglio Comunale dall’Assessore all’Innovazione Matteo Lepore. Questi, a nome del Sindaco, ha ufficializzato: “il Capo di Gabinetto Lombardelli ha una licenza di abilitazione all’esercizio dell’arte ausiliaria della professione sanitaria di ottico”.
Ma probabilmente non si è accorto che nella sua affermazione c’è un problema non da poco. “Quell’abilitazione” si conseguiva prima del 1992-93 con un semplice corso e non in seguito a 5 anni di scuola superiore e specializzazione, come succede oggi. L’assessore non parla di diploma. L’ultimo titolo di studio conseguito dal Lombardelli potrebbe quindi essere la terza media. Un corso non è un diploma di scuole medie superiori! E sarebbe veramente clamoroso. Quali competenze giuridiche e di alta formazione ha un persona che ha solo la terza media e un corso di ottico? Perché ricopre un ruolo dirigenziale ai vertici di una città come Bologna? Non c’era di meglio?
Su Facebook ha preso piede il dibattito tra i citt adini di Bologna così come tra le “segrete stanze” del Comune la voce trova conferme se non certezze. Il Sindaco, dopo i tentativi di “compromessi” con pezzi dell’opposizione, ha confermato che Lombardelli non si dimetterà in alcun modo e ha chiuso le comunicazioni. Ma il caso resterebbe più unico che raro. Uno dei Comuni più grandi e prestigiosi d’Italia, farebbe svolgere i compiti amministrativi e di alta rappresentanza del Capo di Gabinetto ad una persona che ha solo la terza media!
Ora, per evitare qualsiasi equivoco, il Sindaco Merola faccia chiarezza sul suo Capo di Gabinetto. Resterebbe sempre in piedi il problema dell’assenza della Laurea, per il contratto D da 68700 euro, e data la scelta di alcune consigliere di rivolgersi alla Corte di Conti, l’eventuale condanna. La classe politica in un momento così difficile per il Paese dimostra ancora una volta di essere “Casta” evitando la chiarezza. Sarebbe invece un atto dovuto qualsiasi sforzo nella direzione della trasparenza e della meritocrazia.