18 dic – Ha visto i Carabinieri ed è scappato via con 35 dosi di crack in bocca. Un quantitativo di droga pericolosa di per sé, letale se ingerita in dosi massicce come stava per fare un gabonese per evitare l’arresto.
E’ accaduto ieri sera a Torino, in via via San bernardino nr.26, dove i carabinieri della Stazione Po Vanchiglia hanno arrestato un cittadino gabonese di 18 anni per il possesso di 35 dosi di crack, circa 15 grammi puri. Lo straniero ha messo in bocca la droga per evitare l’arresto.
Il crack è uno stupefacente altamente pericoloso in grado di indurre elevata dipendenza e rapida assuefazione psicologica e fisica, inoltre è in grado di aumentare gli istinti violenti e disinibire i principali centri di controllo del sistema nervoso centrale. Spesso porta all’alienazione sociale o a forme di psicosi. Gli effetti del crack hanno una salita immediata, intensa e molto breve (3-4 min.).
Gli effetti desiderati sono quelli di sensazioni di forza ed energia, scioltezza comunicativa, euforia e vivacità. Il rovescio della medaglia è un down molto pesante: la persona può sentirsi molto depressa e apatica, può sperimentare stati paranoici, nervosismo e irritabilità, insonnia o sonno eccessivo, diminuzione delle sensazioni di piacere e la voglia di rifumare può ripresentarsi esageratamente forte (intenso craving).
Il crack induce dipendenza psichica e può portare a un aumento del numero delle assunzioni. Un consumo continuato e prolungato può portare all’alienazione dell’individuo con sintomi simili alla schizofrenia o a stati paranoici accompagnati da deliri e allucinazioni. La morte di solito può sopraggiungere per overdose, per colpo di calore e arresti respiratori e/o cardiaci.