Ministro Severino: 57 milioni a edilizia carceria e domiciliari per pena sotto i 4 anni

Roma, 16 dic – ”Il sovraffollamento delle carceri e’ il primo dei miei pensieri ed e’ per questo che ho scelto lo strumento del decreto legge’. L’emergenza dovrebbe essere qualcosa di temporaneo, non possiamo assistere a emergenze che durano anni. La soluzione definitiva non puo’ trovarsi in norme tampone come queste, ma in una ristrutturazione dell’intero sistema carcerario”. Lo afferma il ministro della Giustizia, Paola Severino, in conferenza stampa a palazzo Chigi.

”Sono stati stanziati 57 milioni per l’edilizia carceraria. Sara’ mia cura che questo denaro venga speso nel migliore dei modi soprattuto per completare delle opere che sono a buon punto. Sono pronta a dare conto di ogni euro che verra’ speso – aggiunge il Guardasigilli – per risolvere il problema dell’edilizia carceraria per provvedere alla costruzione o alla ristrutturazione di edifici”.

Per i reati con una pena massima fino a 4 anni sara’ possibile, a discrezione del giudice, applicare la condanna alla ”reclusione detentiva ai domiciliari, con la reclusione nella propria abitazione o in altra privata dimora”. Lo spiega il ministro della Giustizia, Paola Severino, illustrando i provvedimenti varati oggi dal governo.

Nel decreto svuotacarceri e’ contenuta anche la norma che ”consente ai detenuti di scontare agli arresti domiciliari gli ultimi 18 mesi di carcere”.

Inoltre, vi e’ la norma che mette fine alle cosiddette ”porte girevoli”. ”Vi sono circa 21 mila detenuti che entrano ed escono dal carcere nel giro di tre giorni. Per il 90% dei casi si risolve con un’uscita del detenuto. Abbiamo pensato a una soluzione che consente che vengano portati direttamente ai luoghi di custodia” e nel giro di 48 ore il giudice prendera’ una decisione. Cosi’ il detenuto non dovra’ ”passare per le inutili, faticose e mortificanti vie di un ingresso in carcere”.