Putin attacca gli Usa: vogliono vassalli, non alleati

MOSCA – Gli Usa vogliono “vassalli”, non “alleati”, ma gli altri Paesi sono stanchi dei loro “diktat”: lo ha detto il premier russo Vladimir Putin nella sua diretta tv con il Paese.

Putin ha accusato gli Usa di essere coinvolti nella morte di Gheddafi. “Dei droni, in particolare americani, hanno attaccato la colonna di auto, poi con le loro radio, tramite le forze speciali che non avevano nulla da fare laggiù, hanno fatto arrivare la sedicente opposizione e i combattenti che l’hanno eliminato senza processo“.

Prima apertura verso l’opposizione extraparlamentare: Putin ha promesso di liberalizzare il sistema politico che potrebbe portare alla registrazione dei piccoli partiti, che finora si sono visti opporre un rifiuto del ministero della giustizia. “Bene, li registremo, probabilmente, vedremo”, ha detto Putin.

“Se questo è il risultato del regime di Putin, va bene”: così Putin ha commentato le proteste di piazza contro i brogli elettorali in apertura della sua diretta tv con i cittadini.

ansa