Figli privati dell’affetto dei genitori.Il caso Bondavalli.

Si è tenuta oggi la conferenza stampa relativa al caso del Sig. Bondavalli che si è visto sottrarre il figlio sulla base di valutazioni psichiatriche soggettive, discutibili e controverse.

Erano presenti l’Avv. Brunella Bertani, il Prof. Alessandro Meluzzi, la Psicologa giurifica Dott.ssa Cinzia Gimelli, Il Dott. Sandro Oneda portavoce del CCDU, il Sig. Claudio Bondavalli, Il Sig. Paolo Roat del CCDU di Trento.

Sono stati evidenziati gli aspetti critici della perizia psichiatrica che ha determinato l’emissione di un provvedimento da parte del Tribunale dei Minorenni che ha limitato i rapporti del papà con il figlio a solo due ore settimanali di visita protetta con educatore.

Il Prof. Meluzzi è intervenuto affermando: “Riteniamo questa vicenda e questo tema particolarmente delicato e bioeticamente sensibile per due ordini di ragioni:

1- perché chiama in causa un utilizzo a nostro giudizio improprio della diagnosi e della nosografia psichiatrica in particolare per un uso improprio della classificazione dell’asse dei disturbi di personalità e delle loro implicazioni secondo una modalità non prevista dal DSM IV e da una corretta pratica psichiatrico e psicologico forense

2 – per il contesto ambientale in cui l’evento si è realizzato e per le implicazioni oggettive connesse all’attività svolta in campo psichiatrico da una delle parti in causa, dirigente psichiatrico nell’ASL locale.

A ciò appare connessa anche una irrituale convocazione del Sig. Bondavalli presso il locale servizio di salute mentale per essere sottoposto a non meglio precisate terapie sulla cui opportunità e appropriatezza è più che leggitimo dubitare.”
La Dott.ssa Gimelli è intervenuta affermando: “E’ particolarmente grave che le istituzioni deputate a salvaguardare i minori ed i loro interessi ed il diritto alla bigenitorialità degli stessi, operino al contrario con interventi che sono pregiudizievoli e contrari a tutte le convenzioni nazionali ed internazionali sui diritti dei minori. Un ulteriore critica deve essere mossa a quei professionisti (psicologi, psichiatri ed assistenti sociali) che non utilizzano metodologie scientifiche o falsificabili nelle loro funzioni istituzionali”

Il CCDU ha presentato le cifre a livello nazionale di questo devastante fenomeno relative al 2010: circa 950.000 bambini resi orfani di almeno uno dei due genitori; 32.000 bambini allontanati dalle famiglie di cui circa l’80% con motivazione di inidoneità genitoriale o incapicità di seguire i figli, basate esclusivamente su perizie psichiatriche soggettive e non scientifiche.

Il CCDU è impegnato in una campagna di informazione volta a raggiungere almeno un milione di cittadini sia sul caso del Sig. Bondavalli che su quello emblematico di Anna Giulia, per cui  anche oggi si è volantinato a Reggio Emila, e di tutti i bambini vittime di provvedimenti così gravi.

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