Qualsiasi esperto in materia, dovrebbe sapere che in Italia è quasi impossibile adoperare il bilancino dell’equità quando è obbligatorio (sempre!) portare soldi alle casse dello Stato.
La regola, ormai consolidata, è:i soldi si prendono dove il prelievo è più facile e rapido. La struttura fiscale del paese è quanto di più farraginoso si possa immaginare.
La pressione tributaria distrugge chi paga fino all’ultimo centesimo. Gli evasori sfuggono al fisco in mille modi:nascondendosi, in parte, dietro la mancata fatturazione, e beneficiando delle false fatturazioni per detrarre o dedurre il massimo possibile dalle già anoressiche dichiarazioni dei redditi.
Gli “ottimati” alla guida del paese, dopo aver dribblato, con la complicità del Colle, le regole costituzionali – che non prevedono né governi tecnici né governi del presidente – hanno già rinviato le riforme liberali al 2013.
In quell’anno, sventoleranno il vessillo riformatore in campagna elettorale, sperando che i gonzi abbocchino. Inoltre, con la complicità dell’Istat, gli “ottimati” stanno nascondendo un forte calo del Pil che potrebbe dare la stura a una manovra primaverile da venti/trenta miliardi.
Mariuccio e i supertecnici stanno distruggendo l’Italia ben più di quanto avrebbe potuto la crisi globale. Anche in patologia medica, una cura sbagliata è peggiore della malattia stessa. In Europa e in Italia decidono ormai i pochi cooptati dall’antidemocrazia.
Il popolo ha un solo mezzo per esercitare la sovranità costituzionale:recarsi alle urne. Scalfari, archimandrita dei radical chic, è arrivato ad auspicare una sospensione della democrazia per risolvere i mali del paese. Scalfari non è certo un fuoruscito, tornato in patria dall’esilio politico, ma un attempato signore che ha cercato in tutti i modi e in tutte le maniere di mettere le mani negli ingranaggi della politica italiana.
“Repubblica” è un “partito” sui generis. Sarebbe forse il caso che si costituisse come tale e partecipasse alla competizione elettorale. Magari con suffragio riservato agli elettori “illuminati” dei salotti radical chic. Che schifo, la vile plebaglia incolta e tuttora berlusconizzata. Vero, Eugenio?
guglielmo donnini