Bologna, 11 dicembre 2011 Come avevamo riportarto sul nostro quotidiano http://www.imolaoggi.it/?p=7021 della Maestra sospesa dall’insegnamento della religione per una lezione giudicata troppo “forte” sulla Apocalisse, ora è intervenuto addirittura il Papa.
«Mi sembra un miracolo: ora sento che non può accadermi niente di male». La maestra Cristina Vai, sospesa dall’insegnamento della religione nella scuola elementare Bombicci per una lezione sulla caduta degli angeli tratta dall’Apocalisse, è emozionata mentre racconta della missiva appena arrivata nientemeno che dal Vaticano (leggi).
La vicenda della maestra, dopo aver toccato il cuore di tanti genitori ed ex alunni, nonché del deputato e coordinatore cittadino Pdl, Fabio Garagnani, ha raggiunto anche la Santa Sede. «A fine novembre ho scritto una lettera al Papa per raccontare la mia situazione — dice la maestra —, e ringraziarlo per la sua battaglia eroica contro lo spirito nichilista di questi tempi». La risposta, indirizzata espressamente a Cristina Vai, è arrivata alla Curia vescovile il 2 dicembre.
Papa Benedetto XVI non prende posizione, ma esprime stima per l’insegnante e per la sua professione, «svolta con impegno e dedizione». «Sua Santità ringrazia di cuore per il fiducioso gesto e per i sentimenti che lo hanno ispirato — continua la lettera, inviata dalla Segreteria di Stato del Vaticano —, e, mentre auspica un sempre più generoso impegno educativo volto alla formazione umana e cristiana delle giovani generazioni, di cuore imparte la Benedizione Apostolica, pegno di ogni desiderato bene, che volentieri estende alle persone care, con particolare pensiero per i piccoli alunni».
«È una cosa meravigliosa, che mi mette il cuore in pace», commenta Cristina Vai, che vede un ulteriore segno di speranza nella lettura di un passo dell’Apocalisse proprio da parte del Papa, durante la venerazione dell’Immacolata Concezione, a Piazza di Spagna.
Martedì la maestra Vai si rivolgerà al vicario generale, monsignor Giovanni Silvagni: «Non andrò a chiedere scusa, perché come mi insegna la fede cristiana, bisogna lottare per le proprie convinzioni, soprattutto quando lo spirito è messo alla prova». Nonostante il supporto di tanti genitori, a scuola, prosegue l’insegnante, «vedo sguardi bassi e gelo. Molti mi evitano per non compromettersi». Inoltre, i genitori degli alunni di prima B che a inizio dicembre hanno richiesto l’esonero in blocco dei propri figli dalle ore di religione, come segno di protesta contro la sospensione della maestra, Sono ancora in attesa di una risposta da parte della scuola. Cristina Vai, però, non si dà per vinta: «Ora che ho la benedizione del Santo Padre, non ho paura di nulla».
di VALERIA MELLONI