Turchia – Si tagliarono i capelli per protesta: processati

ANKARA – E’ iniziato oggi ad Ankara un controverso processo contro giovani di estrema sinistra incarcerati per mesi con accuse gravi, ma che secondo il principale partito di opposizione sono infondate e mirano solo a intimidire chi contesta il governo del premier conservatore Recep Tayyip Erdogan.

Fra i 28 imputati, ci sono anche alcuni giovani (almeno tre) che sono stati arrestati solo perche’ si erano tagliati i capelli in segno di solidarieta’ con un loro compagno che era stato rasato con la forza in carcere. Sebbene i giovani si fossero molto esposti posando anche in fotografia, la magistratura li accusa di essersi tagliati i capelli per cambiare aspetto ed evitare l’arresto.

Nel processo, definito ”uno dei piu’ controversi degli ultimi anni”, gli imputati sono accusati di appartenenza ad un’organizzazione terroristica, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. I giovani, quasi tutti di collettivi di estrema sinistra in prima fila nelle contestazioni a Erdogan, erano stati arrestati durante una manifestazione degenerata in scontri ad Ankara: era stata inscenata il 31 maggio scorso per protestare contro la morte per infarto di un pensionato stroncato qualche ora prima da lacrimogeni e spray al peperoncino utilizzati dalla polizia per disperdere una contestazione anti-premier in campagna elettorale a Hopa, sul Mar Nero.

La stampa di sinistra accredita la stima secondo al quale sono circa 500 gli studenti turchi in carcere in gran parte solo per aver protestato contro le tasse universitarie risultando pero’ accusati di terrorismo e sottoposti a custodie cautelari che in Turchia possono arrivare a dieci anni fra le critiche di molte istituzioni europee.

ansa