TRENTO, 9 DIC – E’ finito in carcere l’operaio siriano accusato di volere comprare una sedicenne della Valsugana tempestando di richieste i genitori della ragazza.
Lo straniero e’ stato arrestato ieri sera dai carabinieri nel suo luogo di residenza ad Asso (Como), in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura di Trento. Gia’ denunciato per stalking e colpito da divieto di dimora in Trentino, cui era seguito un foglio di via firmato dal questore di Trento, il siriano nei giorni scorsi era stato notato almeno tre volte sotto la casa dei genitori della minorenne insistendo nelle sue richieste.
L’immigrato lavorava per un’azienda di San Donà di Piave, dalla quale era poi stato licenziato. Si era presentato ai genitori della ragazza con un assegno in bianco e un mazzo di fiori, un paio di settimane fa.
Il titolare della ditta, appena ha appreso la notizia della denuncia penale, ha chiesto all’operaio di raccogliere i propri effetti personali e di cercarsi un altro lavoro. Lui in fondo voleva “fare le cose per bene”, come vuole la tradizione perché nel suo Paese il matrimonio è un affare di famiglia e si paga un prezzo per avere il proprio «angelo del focolare».