ImolaOggi – BOLOGNA – Arrestato, si dichiara minorenne ma nessuno gli crede e finisce nel carcere per adulti della Dozza, a Bologna, per oltre cinque mesi. L’incredibile vicenda inizia il 28 giugno, quando il giovane tunisino, che chiameremo Mohamed, viene arrestato dai carabinieri nel parco di via del Lavoro per rissa, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Racconta di avere 17 anni e 8 mesi perché è nato il 27 ottobre del 1993.
Viene processato con rito direttissimo e il viceprocuratore onorario chiede la misura cautelare: il giudice Paola Palladino lo condanna a un anno e ordina la carcerazione. Mohamed insiste: «Sono minorenne», ma forse non gli crede neanche l’avvocato d’ufficio, che non verifica adeguatamente i precedenti.
A novembre il caso passa all’avvocato Fabrizio Petix che il giorno 7, quando il ragazzo è in carcere da oltre quattro mesi e da qualche giorno ha compiuto i 18 anni, chiede la revoca della misura, che il giudice Palladino rigetta. Ma Petix non si arrende e si rivolge al Tribunale della Libertà, che il 6 dicembre revoca l’ordinanza e scarcera Mohamed.
«CHIEDERA’ UN RISARCIMENTO» – «Premesso che stiamo parlando di un ragazzino che ha commesso reati — osserva Petix —, l’ordinanza mette fine a una situazione insopportabile. Se commessi da minori quei reati non consentono la custodia in carcere», figuriamoci nel carcere degli adulti. Mohamed chiederà un risarcimento.