Profumo: nepotismo in università si batte con regole valide per tutti, ma Napolitano e la Fornero non lo sanno

Roma, 9 dic – ”Il sistema dei concorsi si rende immune da contaminazioni con regole valide per tutti gli atenei: piu’ valore alle pubblicazioni, meno ai test. E incentivi alla mobilita’. Dobbiamo mescolare il sangue”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo in un’intervista a ‘La Stampa’ sottolineando che ”questo governo, pur nelle difficolta’, pur tenendo ferma la barra del rigore, avviera’ una politica per il futuro partendo da giovani, scuola e ricerca”.

”Voglio usare bene le risorse che ci sono. Finora – ha aggiunto il ministro – non e’ stato fatto. C’e’ poca attenzione al controllo della spesa. Non si curano i dettagli. Invece chi governa dovrebbe avere a cuore che ogni euro sia impiegato bene. E solo a quel punto chiedere piu’ risorse”.

E sull’ipotesi di cambiare la riforma Gelmini, il neo-ministro risponde: ”Ho trascorso parte della vita occupandomi di gestione dei sistemi complessi. E ho imparato una cosa: quando si inizia un lavoro e’ indispensabile far funzionare quel che c’e’. La riforma ha aspetti positivi e altri meno, ma questo Paese non puo’ campare in eterno con rivoluzioni e fasi transitorie. Ha bisogno di stabilita”’.

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A proposito di nepotismo ricordiamo ai nostri lettori che la figlia del neo ministro Fornero, Silvia Deaglio, è stata assunta dalla stessa identica università dove insegnano la mamma (Elsa Fornero)  ed il padre, dr. Deaglio. L’assunzione di di Silvia Deaglio non è stata fatta per concorso, MA PER NOMINA!

Nell’Università Roma tre troviamo il Prof. Giulio Napolitano (Figlio del Presidente della Repubblica), il quale trova lo zio (fratello della mamma), Guido Fabiani (Rettore dell’Università), la cugina, Anna Fabiani, l’ex-marito della cugina, Alberto Tenderini.

Anche il Prof. Giovanni Cerri è in buona compagnia anche se trova solo la moglie, Anna Perluigi e la nipote, Francesca R. Fiorini.

Il Prof. Paolo Mele trova solo la figlie, Raffaella e Barbara.

Va meglio al Prof. Antonio Praturlon. Trova il figlio, Vincenzo, la figlia, Rosanna e il genero, Francesco Damiani.

Tutto normale? Tutto regolare? Ma il figlio di un povero operaio, regolarmente in possesso del titolo di studio, delle giuste qualifiche, potrà mai, senza essere parente di uno dei professori, poter entrare in questa azienda PRIVATA? Ah, non è privata? E’ PUBBLICA? Non sembrerebbe.