UE – Ppe: Mediterraneo, dialogare con partiti islamici

MARSIGLIA – Il Ppe puo’ avere un grande ruolo per stabilizzare la sponda sud del Mediterraneo, ma deve imparare ad aprirsi al dialogo con i partiti islamici che potranno andare al governo nei Paesi della Primavera Araba. E’ la sintesi della maggioranza degli interventi nel seminario che precede l’apertura ufficiale, prevista nel pomeriggio, del Congresso del Partito Popolare Europeo, organizzato quest’anno dall’Ump di Sarkozy e che si tiene alla vigilia dei vertici Ue cruciali per la crisi dell’Eurozona.

Frattini, fu errore incoraggiare dittatori Mediterraneo – L’Europa ed il Ppe hanno ”una responsabilita’ speciale” verso la sponda sud del Mediterraneo, perche’ ”per decenni hanno accettato, a volte incoraggiato o contribuito a rafforzare partenariati di convenienza con molti regimi dittatoriali”. Devono ora correggere l’errore investendo in termini politici ed economici, ma anche difendendo il principio della liberta’ di religione.

Dopo aver spiegato che l’apertura ai regimi e’ stata fatta perche’ si e’ messo l’accento ”sulla stabilita’ e la sicurezza a spese della condivisa prosperita”’, Frattini ha affermato che gli ”accordi con i dittatori” sono stati un ”errore” che ”ha minato la credibilita’ dell’Europa e dell’occidente”. La via per uscirne e’, in primo luogo, quella di ‘‘investire nelle giovani generazioni che chiedono opportunita’ di cultura e lavoro” creando un programma Erasmus per gli studenti del Mediterraneo, ammorbidendo le politiche restrittive sui visti.

Poi, ”investimenti in ricerca ed innovazione” a sostegno delle economie ”che rischiano il collasso”.

”Lo scenario peggiore della Primavera Araba – ha affermato – e’ quello di creare un sentimento di frustrazione dando loro l’idea che nessuno dei loro principali obiettivi e’ raggiungibile”. In questo caso, ha sottolineato Frattini, si lascerebbe campo libero ”all’indottrinamento e all’incitazione dei gruppi estremisti”.

Frattini ignora forse che in alcuni paesi della cosiddetta “primavera araba”, dove i fratelli musulmani hanno vinto e dichiarato di voler instaurare la sharia, gli estremisti sono praticamente già al governo.

”Dialogo e reciproca comprensione – ha proseguito Frattini – non significa pero’ lasciare cadere i principi fondamentali della nostra societa’. Non si puo’ restare in silenzio davanti alle discriminazioni, alla violenza, agli assassinii e alla proibizione di culto che colpiscono chi si professa cristiano”.

Frattini ha concluso citando Alcide De Gasperi: ”Un politico pensa alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni”.