Russia, Clinton accusa: “Brogli”. Folla contro il risultato in piazza a Mosca

Mosca, 5 dic. (Adnkronos) – Diverse migliaia di persone sono scese in strada a Mosca, nonostante la pioggia battente, per protestare contro i risultati delle elezioni di ieri che hanno visto il partito Russia Unita vincere con uno stretto margine la maggioranza assoluta alla Duma.

La manifestazione è stata indetta dal movimento di opposizione ‘Solidarnost’ e i partecipanti innalzavano cartelli con le scritte ‘Russia senza Putin’ e ‘Vergogna’, accusando il partito del primo ministro di brogli elettorali. Secondo il leader dei comunisti, Ghennady Ziuganov, che ha definito “illegittime dal punto di vista politico e morale” le elezioni, a Russia Unita sarebbero stati attribuiti il 15% dei voti in più.

Secondo gli osservatori dell’Osce, non “vi è stata un’equa competizione elettorale”. “Le elezioni sono state sbilanciate in favore del partito di governo, la commissione elettorale non aveva indipendenza, gran parte dei media sono stati di parte e le autorità statali hanno interferito in modo non dovuto a vari livelli”, ha dichiarato in una conferenza stampa, Petros Efthymiou, che guida gli osservatori dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione europea.

A dirsi preoccupata è stato il il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, parlando a margine della conferenza sull’Afghanistan a Bonn. Gli Stati Uniti nutrono “serie preoccupazioni”, ha detto, “sul modo in cui sono state condotte le elezioni parlamentari” in Russia. “L’Osce ha fatto riferimento a tentativi di bloccare gli scatoloni con le schede, false liste elettorali e altre pratiche preoccupanti”, ha detto ancora la Clinton riferendosi al rapporto presentato dagli osservatori dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. “Il popolo russo ha il diritto ad un’inchiesta completa su tutte le notizie credibile di frodi e manipolazioni elettorali”, ha aggiunto la Clinton, citando anche le denunce di attacchi fisici e sulla Rete contro gli osservatori indipendenti.

Il segretario di Stato Usa ha poi espresso l’auspicio che Mosca accolga le raccomandazioni della missione Osce: “Il popolo russo, come ogni altro, ha il diritto che la sua voce venga ascoltata e il suo voto contato. E noi – ha concluso – continueremo a sostenere questo diritto”.

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