“Il tema della cittadinanza agli stranieri non è parte del programma del governo Monti e proprio un argomento come questo rischia di far esplodere le naturali diversità delle forze politiche, con le conseguenti ripercussioni sull’Esecutivo.
Se poi la massima carica del nostro Stato auspica un cambio delle attuali leggi in materia, mi limito ad osservare, con rispetto e sommessamente, che tale cosa è appunto un auspicio. Personalmente penso che un tema così delicato non debba essere affrontato sull’onda delle suggestioni mediatiche”.
Lo ha affermato il Vicepresidente dei Deputati del Popolo della Libertà, l’Onorevole Isabella Bertolini, in riferimento all’ipotesi di concedere la cittadinanza italiana a tutti i nuovi nati sul territorio italiano da genitori stranieri.
Nel merito l’Onorevole Bertolini ha ribadito che “se si vuole cambiare la legge sulla cittadinanza c’è solo la strada che impone maggiori doveri. Dovere di conoscere la nostra lingua. Dovere di conoscere la nostra storia. Dovere di conoscere e rispettare le nostre leggi”.
“Quindi dopo un tempo adeguato, come gli attuali dieci anni di permanenza, chi vorrà far parte della nostra comunità nazionale dovrà sottoporsi ad un esame. Tutto questo perché la cittadinanza deve essere un atto volontario e non un
automatismo, come invece vogliono i fautori dello ius soli”.
“Detto questo, appare evidente a chiunque che i problemi del Paese non sono certo questi. Gli Italiani devono affrontare una crisi senza precedenti. Non penso che facilitando l’acquisizione della cittadinanza italiana agli stranieri si vada
realmente incontro alle esigenze dei nostri concittadini”.