Reggio Emilia, 27 nov. – A una settimana dal delitto di Rachida Radi, la donna marocchina di 35 anni vittima della violenza del marito, il connazionale Mohamed El Ayani, 39 anni, che una settimana fa l’ha uccisa con numerose martellate alla testa nella loro casa a Sorbolo di Brescello, nessuno ha ancora chiesto la salma della donna, che era determinata a integrarsi sempre di piu’ nella comunita’ locale.
L’autopsia, sottolinea il ‘Resto del Carlino’ edizione di Reggio Emilia, e’ stata eseguita ed entro 90 giorni sono attesi i risultati. Ma, ormai in vista del nulla osta per la sepoltura da parte della magistratura, fino a ieri nessuno si era presentato per organizzare il funerale. Un argomento di cui si e’ parlato nella giunta comunale di ieri mattina, in municipio.
“Al momento – conferma il sindaco Giuseppe Vezzani al quotidiano – nessun parente o amico di Rachida si e’ presentato ai nostri uffici per chiedere informazioni in merito. La nostra anagrafe e’ in stretto contatto col consolato marocchino in Italia”. Se nessuno richiedera’ i resti di Rachida, sarebbe il comune di Brescello a occuparsi dei funerali, ovviamente in accordo col consolato marocchino.
(Adnkronos)