Islamabad, 27 nov. – Il governo di Islamabad ha chiuso le vie di rifornimento per le truppe della Nato in Afghanistan e ha ordinato agli Stati Uniti di evacuare entro 15 giorni la loro base aerea nella provincia meridionale del Baluchistan. La decisione giunge in risposta all’attacco aereo dell’Alleanza atlantica che ha provocato la morte di almeno 24 militari pachistani alla frontiera con l’Afghanistan.
In una telefonata al segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, il ministro degli Esteri pachistano, Hina Rabbani Khar, ha sostenuto che l’attacco “nega i progressi fatti dai due Paesi per migliorare le reciproche relazioni”. Inoltre, per Islamabad, l’attacco “dimostra il totale disprezzo delle leggi internazionali, della vita umana e della sovranità del Pakistan e spinge il Paese a rivedere i propri rapporti” con gli Usa.
Il segretario di Stato Usa e il responsabile della Difesa, Leon Panetta, in una dichiarazione congiunta hanno affermato di “seguire attentamente” la vicenda ed hanno espresso le loro “più profonde condoglianze” a Islamabad, dichiarando di “sostenere in pieno la decisione della Nato di aprire un’indagine immediata” sull’accaduto.
Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha espresso le proprie condoglianze al primo ministro pachistano, Yousaf Raza Gillani, definendo l’attacco “un tragico errore non intenzionale”.
“Ho scritto al primo ministro pachistano per affermare con chiarezza che la morte dei militari pachistani è inaccettabile al pari di quella dei militari afghani e internazionali”, ha affermato Rasmussen in un comunicato. Il segretario generale dell’Alleanza atlantica ha poi espresso il pieno sostegno all’inchiesta della Nato. “Stabiliremo quanto è accaduto e ne trarremo la giusta lezione”, ha detto Rasmussen.
(Adnkronos/Dpa/Ign)