Migliaia di persone giunte da tutta Italia, centomila secondo gli organizzatori, hanno sfilato nella capitale per lanciare un grido di allarme sul rischio che “il risultato della consultazione del 12 e 13 giugno scorsi, che aveva sancito il ‘no’ definitivo alla privatizzazione dell’acqua, venga dimenticato”.
Il corteo è il primo dall’entrata in vigore del nuovo provvedimento del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che prevede la possibilità di manifestare con cortei all’interno della città solo il sabato. I manifestanti sono partiti nel pomeriggio da Piazza della Repubblica, attraversando via Cavour, via Merulana, fino a giungere a piazza Bocca della Verità, dove ad attenderli c’era un palco, dove si sono esibiti artisti e succeduti gli interventi dei rappresentanti dei vari movimenti. La piazza è stata scelta dagli organizzatori perché fu teatro della festa esplosa spontaneamente quando i comitati seppero l’esito del sì ai referendum.
Secondo il Forum italiano per i movimenti per l’acqua, “ad oggi nulla di quanto deciso ha trovato alcuna attuazione: la legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua continua a giacere nei cassetti delle commissioni parlamentari e degli enti locali, ad eccezione del Comune di Napoli, e proseguono la gestione dei servizi idrici attraverso le Spa, mentre nessun gestore ha tolto i profitti dalla tariffa”.
ansa