Novantamila euro per tre mesi. Quasi mille al giorno, dallo scorso ottobre a metà gennaio. Tanto spende il Comune per affittare i due tendoni allestiti davanti al Palasharp per la preghiera islamica del venerdì.
Una soluzione condivisa con il presidente del Centro culturale di viale Jenner, Shaari, dopo lo sgombero del palazzetto che a gennaio verrà demolito. E non dovrebbero lamentarsi, visto che per usare le tensostrutture restituisce al Comune solo mille euro al mese.
Con l’ex giunta Moratti dovevano pagare l’affitto anche a MilanoSport per l’area della piscina Scarioni. E il gestore del Palasharp assicura di non aver «mai ricevuto dal Comune un euro in 3 anni e mezzo per far pregare i musulmani».
Quando l’impianto era occupato da eventi, metteva a disposizione un tendone a fianco. Ma Togni a ottobre ha dovuto smantellarlo. Il Comune ha fatto piazzare le strutture prese in affitto a 90mila euro per i tre mesi.
E il Pdl Alan Rizzi prepara un’interrogazione: «Sembra la premessa alle moschee gratis. La giunta chiarisca cosa intende fare nel 2012, se confermerà i tendoni i milanesi spenderanno 400mila euro».
nella foto: il Palasharp in 3 anni non è costato 1 euro.