Bamako, 25 nov. – Al Qaeda del Maghreb ha probabilmente colpito ancora: questa volta con il sequestro di tre europei e l’uccisione di un quarto, probabilmente tedesco. L’ennesima aggressione e’ avvenuta, all’indomani del rapimento di due geologi francesi a Hombori, a Timbuktu, localita’ turistica del Mali famosa per la produzione di oro e di sale. I quattro erano in un hotel-ristorante quando sono stati presi da una banda armata, uno di loro ha tentato di resistere ed e’ stato ucciso.
Le nazionalita’ degli ostaggi non sono state precisate, fonti anonime rivelano che la vittima sarebbe un tedesco. Sono in tutto nove ora gli stranieri, tra cui sei francesi, tenuti in ostaggio nel Sahel. Ieri due geologi francesi sono stati presi in un albergo a Hombori, a 200 chilometri sud di Timbuktu. Gli uomini sono stati portati in una destinazione sconosciuta. Soldati maliani, ma anche francesi secondo quanto rivelano fonti anonime, stanno da ieri pattugliando la regione per cercare di ritrovare gli ostaggi. I due francesi, Philippe Verdon e Serge Lazarevic, lavoravano per una societa’ edile maliana, la Mande Costriction Immobiliere. Di fatto pero’ i loro nomi sono legati anche ad affari oscuri nelle Comore e in Madagascar e non si esclude che possa trattarsi di spie. Per quanto riguarda i rapitori non c’e’ stata al momento alcuna rivendicazione ma i segnali vanno tutti in direzione della fazione maghrebina di Al Qaeda. Il Mali del Nord e’ infatti indicato come zona a rischio dalle autorita’ francesi mentre Hombori e’ classificata ‘zona arancione’, ovvero meno pericolosa. Nel frattempo le forze di sicurezza si stanno concentrando sulle ricerche di due sarahwi, due algerini e un trafficante di droga maliano e stanno setacciando la zona del Sahel. Al Qaeda del Maghreb detiene ancora in ostaggio quattro francesi sequestrati in Niger nel settembre 2010. Altri tre ostaggi, sequestrati sempre in Niger, sono invece stati rilasciati a febbraio scorso